CURIOSITÀ

perché è importante studiare ogni singolo paziente

È importante personalizzare un piano, e l’abbiamo capito. Ma nessuno vi dice che è importante personalizzarlo non solo in base al peso, all’altezza ed alla forma. NO! Se siete professionisti dovete personalizzarlo in base alla persona che avete di fronte! E quando dico “persona” parlo di PERSONA CHE PARLA, RIDE, GESTICOLA, PIANGE. Non parlo di PERSONA CHE PESA 80kg anziché 50. Parlo di persona che nella frase “60g di pasta con 10g di olio e 100g di petto di pollo” ci vede SOLO una dieta e di PERSONA che in quella frase vede un INCUBO.
Personalizzare l’approccio. Personalizzare il sorriso, si! Anche quello! C’è chi ha bisogno di una strillata, chi solo di un SORRISO e di un “STAI TRANQUILLA, FIDATI ED AFFIDATI”, che la faccia sentire al sicuro e le faccia capire che può fidarsi di voi. Prima di prescrivere una dieta assicurati che la persona che hai davanti non sia affetta da un DISTURBO ALIMENTARE.
In caso contrario stai contribuendo a rinforzare il suo problema.
Infatti, la prescrizione di una dieta, va a rinforzare i 4 meccanismi di mantenimento tipici del problema:
1. Una dieta aumenta la PREOCCUPAZIONE per il cibo, il peso e le forme del corpo.
2. Una dieta aumenta la VALUTAZIONE PERSONALE basata sul controllo di cibo, peso e forme del corpo.
3. Una dieta non risolve l’INSODDISFAZIONE CORPOREA nonostante le modifiche del peso e delle forme del corpo. Questo significa che nonostante i cambiamenti di peso e corpo, le persone sono comunque insoddisfatte del peso e del proprio corpo;
4. Una dieta non risolve le restrizioni o le abbuffate in relazione a STATI EMOTIVI o situazioni problematiche. Anzi, durante una dieta tutto questo si accentua e si manifesta più frequentemente. Per questo il SUPPORTO PSICOLOGICO risulta fondamentale.
Bisogna RICORDARE 2 cose:
1. se un paziente affetto da obesità o altro disordine alimentare avesse le capacità per seguire un piano alimentare non sarebbe affetto da obesità o disordine alimentare;
2. la guarigione di un paziente affetto da obesità e disturbo alimentare non si misura attraverso la diminuzione o l’aumento di peso.
La terapia di questi pazienti è efficace soltanto se si utilizza un metodo collaborativo e non prescrittivo. Un metodo che coinvolge attivamente la persona affinché possa sperimentare e portare avanti il suo cambiamento.
IL CAMBIAMENTO È DEL PAZIENTE NON DEL TERAPEUTA.

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