PCOS E DIETA
SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO
La sindrome dell’ovaio policistico è un disturbo a livello endocrino che colpisce l’8-13% della popolazione femminile in età fertile. Le donne con PCOS presentano sintomi diversi e disomogenei a diversi livelli e la grande variabilità con cui tale sindrome si manifesta, rende la diagnosi difficoltosa, tant’è che molti casi rimangono addirittura senza diagnosi.
I principali sintomi della sindrome dell’ovaio policistico colpiscono a: • Livello Riproduttivo: cicli mestruali irregolari, irsutismo, infertilità, complicazioni in gravidanza • Livello Metabolico: resistenza all’insulina (IR), sindrome metabolica, prediabete, diabete di tipo 2 (DM2), fattori di rischio cardiovascolare, obesità (l’80% delle donne con PCOS sono obese) • Livello Psicologico: ansia, depressione, immagine del corpo alterata.
Attualmente la diagnosi di PCOS viene posta in base ai criteri proposti nel 2003 dal Rotterdam ESHRE/ASRM PCOS Consensus Workshop Group e riapprovati nel 2018.
Si definisce sindrome dell’ovaio policistico la presenza di almeno due dei seguenti criteri:
1. Le IRREGOLARITA MESTRUALI, di solito associate ad anovulazione. Quest’ultima è in molti casi accompagnata da amenorrea secondaria.
2. L’iperandrogenismo, che ha come manifestazione clinica più frequente l’irsutismo e l’acne. Frequente è il riscontro di seborrea e pelle grassa mentre di solito non si riscontrano i segni di virilizzazione tipici delle forme di iperandrogenismo grave quali alopecia temporale, modificazione in senso maschile del timbro della voce e ipertrofia del clitoride.
3. L’ecostruttura dell’ovaio, caratterizzata secondo i criteri di Rotterdam da “presenza di almeno un ovaio che mostri 12 o più follicoli con diametro medio di 2-9 mm, a prescindere dalla loro disposizione e/o un volume ovarico totale di 10 millimetri cubi esaminate con sonda transvaginale”.
Da quanto detto, potete ben capire che la PCOS è una patologia che va ricercata attuando un’accurata anamnesi per datare l’eventuale insorgenza di obesità, dell’irsutismo, dello sviluppo dei caratteri sessuali e delle irregolarità del ciclo mestruale, attraverso una visita ginecologica, un’ecografia transvaginale e dei dosaggi ormonali, eseguiti mediante un prelievo di sangue. Proprio per l’alterata resistenza all’insulina è importante valutare anche la curva da carico orale di glucosio e la curva insulinemica.
L’insulino resistenza nella PCOS è una condizione per cui la risposta delle cellule dell’organismo al rilascio di insulina nel corpo risulta attenuata.
Vediamo un po’ cosa succede: il nostro corpo è sempre alla ricerca di equilibrio, di omeostasi. Tanto più una sostanza è rara e quanti più recettori vengono portati in superficie per captarla, tanto più la sua quantità è elevata ed ovviamente meno ne troveremo sulla membrana.
CONDIVIDI SUI SOCIAL
Blog
ALTRE NEWS
Commenti
LASCIA UN COMMENTO